Famiglia: Aceraceae

 

Forma biologica: P scap

 

Descrizione: Albero alto sino a 30 m, con corteccia grigia a striature longitudinali. I rami di 2-3 anni sono rossastri con lenticelle longitudinali (0,5 mm). I rami dell'annata sono invece verdi e glabri. Le foglie hanno un picciolo lungo 1-1,5 volte la lamina, che è di 14-22 X 12-16 cm, grigio glauca di sotto, con base cordata e 5 lobi. Incisioni di 1/2-2/3 del nervo centrale. I denti laterali sono 3-10 sghettati, lunghi 1-5 mm. Amenti apicali di 1-2 dm. I fiori sono portati da peduncoli di 1 cm,   sepali e petali sono di 0,5-3 mm. Gli stami sono lunghi 8 mm con antere scure. Il frutto è una samara subglabra, con ali divergenti più o meno a 90°.

 

Biologia: Fiorisce tra aprile e maggio.

 

Ecologia: Boschi montani, soprattutto faggete. (500-1900 mslm).

 

Corologia: Europ-Caucas.

 

Distribuzione nazionale:   Comune su Alpi, Appennino settentrionale e centrale e Corsica. Raro in Padania, Appennino meridionale e Sicilia.

 

Distribuzione regionale: Diffuso sopratutto nelle faggete di Nebrodi e Madonie, anche con esemplari monumentali. Più sporadico su Etna, Sicani, Rocca Busambra e Iblei.

 

Nell'isola sono note tre varietà:

 

A. pseudoplatanus L. var. pseudoplatanus: La più diffusa in Italia e Sicilia.

 

A. pseudoplatanus var. villosum (C. Presl) Strobl:  Presente solo in Calabria e Sicilia (Monte Rose sui Sicani), è caratterizzata da foglie a lobi più ottusi o arrotondati, quelle dei polloni in parte crenate e frutti densamente tomentosi con ali larghe 12-18 mm formanti angolo acuto ed inflorescenze subcorimbose e più o meno erette.

 

A. pseudoplatanus var. truncatum (Tineo) Strobl: Nota solo per M. Rose, è caratterizzata da una samara con ali strette (8-12 mm), obovate o subrotonde. Oltre che in Sicilia è conosciuta nel napoletano.