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Distretto Egadense

L'arcipelago delle Egadi, situato a nord-ovest della Sicilia, è costituito da Favignana, Levanzo e Marettimo. Tutte tre le isole sono prevalentemente di natura calcarea e dolomitica: Favignana è la più grande ma presenta rilievi modesti culminanti nei 314 m di Monte S. Caterina, Levanzo è invece la più piccola e raggiunge  i 270 m con Pizzo Monaco. Ma il vero gioiello naturalistico delle Egadi è rappresentato da Marettimo, l'isola più occidentale che si presenta come una montagna di 689 m a picco sul mare e ospita diversi endemismi esclusivi per via del suo maggiore isolamento, ma anche alcune entità assenti in Sicilia ma presenti nelle coste laziali e toscane. Lo stato di conservazione della vegetazione, soprattutto a Favignana, è critico, mentre nelle altre due isole nonostante il disboscamento quasi totale del passato va a ricostituirsi una densa macchia mediterranea. Di grande rilievo, come nella Sicilia nord-occidentale, la flora casmofila che colonizza le rupi calcaree.

Clima

Il clima delle Egadi, come in gran parte delel pccole isole, è molto moderato dal punto di vista termico sia in estate che in inverno, con temperature medie annue di circa 18°C. Le precipitazione sono piuttosto variabili di anno in anno, presentando comunque medie intorno ai 500 mm. Un fattore importante nelle zone più alte di Marettimo esposte a Nord, sono le frequenti nebbie che rendono sensibilmente più umida la zona rispetto al resto dell'arcipelago.

Endemismi esclusivi del distretto Egadense

Allium aethusianum, Allium franciniae, Brassica macrocarpa, Bupleurum dianthifolium, Centaurea aegusae, Euphorbia papillaris (due piccole stazioni anche nel trapanese e nel palermitano), Helichrysum rupestre subsp. messerii, Limonium aegusae, Limonium tenuiculum, Prospero hierae, Scilla hughii, Senecio aegadensis, Thymus nitidus.

Specie non endemiche in Sicilia esclusive del distretto Egadense

Aristolochia navicularis, Daphne sericea, Erodium maritimum, Lagurus ovatus subsp. vestitus, Ophrys holosericea subsp. apulica, Ranunculus baudotii (dubbia la sua presenza nel trapanese), Thymelaea tartonraira.

 

1. LA FASCIA TERMOMEDITERRANEA

A parte le zone più elevate di Monte Falcone a Marettimo, tutto l'arcipelago presenta un bioclima termomediterraneo tendente all'inframediterraneo. Le condizion particolarmente calde ed aride favoriscono l'insediamento di comunità di macchia dominata da entità caducifoglie nel periodo estivo.

 

1.1 La vegetazione del litorale roccioso

Le coste delle Egadi si presentano generalmente alte e frastagliate e ospitano la tipica flora delle scogliere. Sono presenti cenosi differenti nelle tre isole: a Marettimo si afferma il Limonietum tenuiculi dove domina Limonium tenuiculum, mentre a Favignana e Levanzo sono presenti diverse specie, quali L. bocconei e più sporadicamente L. lojaconoi, L. ponzoi e L. dubium. Nelle superfici meno esposte, le formazioni del Crithmo-Limonietea si compenetrano con praterelli subalofili dell'Anthemido-Desmazerietum siculae, dove dominano Anthemis secundiramea subsp. intermedia e Desmazeria sicula. In questi contesti si inseriscono delle interessanti terofite, quali Senecio aegadensis, Silene crassiuscula ed Hornungia revelieri. Solo a Marettimo sempre in ambiti rupestri, ma in esposizioni meno soggette all'effetto marino, si insedia il Senecioni-Helichrysetum messerii, dove prevalgono Senecio bicolor, Helichrysum errerae var. masserii e Polycarpon tetraphyllum subsp. alsinifolium.

 

 

 

Punta Bassana a Marettimo                                                                                                       Punta Troia a Marettimo

Coste di Marettimo                                                                                                                       Limonietum tenuiculi a Punta Libeccio (Marettimo)

 

1.2 La vegetazione del litorale sabbioso

I depositi sabbiosi risultano pressochè inesistenti nelle Isole Egadi, se si esclude la piccola spiaggia di Lido Burrone a Favignana, ormai fortemente degradata a causa dell'urbanizzazione e dell'intensa frequentazione turistica per la balneazione. Sono rappresentati solamente aspetti molto degradati di vegetazione pioniera delle sabbie con Cakile maritima e poche altre specie psammofile, quali Polygonum maritimum e Pancratium maritimum.

 

1.3 La vegetazione degli stagni salmastri costieri

Questa tipologia di vegetazione è rappresentata esclusivamente nell'isola di Favignana, ed in particolare nello stagno di Punta Sottile, dove si insediano delle cenosi alofile dominate da Chenopodiaceae. Dal punto di vista floristico spicca la presenza dell'endemico puntiforme Limonium aegusae.

Stagno di Punta Sottile a Favignana                                                                                       Vegetazione psammofila con Cakile maritima al Lido Burrone (Favignana)

 

1.4 La vegetazione erbacea

Si tratta generalmente di aspetti interpretabili come stadio ultimo di degradazione delle comunità climax.  A Marettimo la cenosi più diffusa è il Coronillo glaucae-Brachypodietum retusi, dove prevale Brachypodium retusum, a cui si accompagnano Coronilla valentina subsp. glauca e Phagnalon viride. Si tratta di una formazione pioniera che predilige le superfici calcaree molto erose e ricche di depressioni, collegandosi dinamicamente con le garighe di Erica multiflora. E' invece presente anche a Levanzo il Sanguisorbo verrucosae-Magydaretum pastinacae, una formazione pioniera dominata da Magydaris pastinacea, legata a stazioni particolarmente aride nelle valli dove si accumula materiale grossolano proveniente dalle pareti rocciose sovrastanti. Sono abbastanza rappresentati a Marettimo anche aspetti prativi dominati da emicriptofite legati a condizioni meno xeriche e ascrivibili al Loto cytisoidis-Dactyletum hispanicae.

Sainguisorbo verrucosae-Magydaretum pastinacae a Levanzo

​Sono invece molto comuni in tutto l'arcipelago le formazioni di terofite basifile ascrivibili alla classe Stipo-Trachynietea. Nelle situazioni più disturbate con suoli ricchi di materia organica, si rinvengono aspetti nitrofili dominati da Carlina sicula e Ferula communis, riferiti al Carlino siculae-Feruletum communis.

1.5 La vegetazione arbustiva

A Marettimo e Levanzo in ambiti subrupestri, sono molto diffusi aspetti di macchia xerofila del Periploco-Euphorbietum dendroidis subass. typicum, riferibili all'alleanza Periplocion angustifoliae, caratterizzata dalla dominanza di specie a foglie caduche nel periodo estivo.  Le specie più frequenti sono infatti Periploca angustifoliae ed Euphorbia dendroides, entrambe caducifoglie nel periodo più caldo, a cui si associano specie sempreverdi quali Rhamnus lycioides subsp. oleoides e Pistacia lentiscus. Si tratta probabilmente di una formazione primaria sugli aridi substrati calcarei caratterizzati da rocciosità affiorante. La subass. typicum in ambiti più propriamente rupestri è sostituita dalla subass. euphorbietosum papillaris, differenziata dalla dominanza di Euphorbia papillaris, nelle esposizioni più fresche, mentre nelle rupi più xeriche si insedia l'Oleo-Euphorbietum dendroidis subass. rhamnetosum oleoidis, dove prevalgono Euphorbia dendroides, Rhamnus lycioides subsp. oleoides e Olea oleaster var. sylvestris. Una tipologia di macchia molto più rara, essendo limitata alla sola Marettimo nelle zone più alte e fresche, è il Myrto communis-Pistacietum lentisci, dove dominano Myrtus communis e Pistacia lentiscus, a cui talvotla si associa Daphne sericea. Le garighe sono la forma di vegetazione più diffusa soprattutto a Marettimo, assumendo in genere un ruolo secondario in seguito al degrado della macchia o della pineta, e sono riferite al Erico-Micromerietum fruticulosae, dove prevalgono Erica minutiflora, Micromeria fruticulosa  e Rosmarinus officinalis, a cui si accompagnano Globularia alypium, Teucrium flavum, Thymelaea tartonraira e Cistus mnospeliensis.

 

Garighe con Cistus sp. a Marettimo                                                              Macchia con cisti ed Euphorbia dendroides a Marettimo

Euphorbia papillaris in località Faraglioni (Favignana)                                     Periploco-Euphorbietum dendroidis subass. euphorbietosum papillaris  a Favignana

1.6 La vegetazione forestale

La vegetazione forestale naturale è frammentariamente rappresentata solo a Marettimo, benchè in ridotissimi lembi.  Sui substrati calcarei aridi, ma in condizioni meno xeriche di quelle favorevoli alla macchia del Periploco-Euphorbietum dendroidis, si insedia il Pistacio lentisci-Pinetum halepensis, una formazione dominata da Pinus halepensis, con un ricco sottobosco di Pistacia lentiscus. Questa formazione è oggi ridotta a pochi lembi, spesso compenetrati con i rimboschimenti artificiali. Nelle zone più alte di Marettimo tra 400 e 600 m, in condizioni più fresche ed umide tendenti al mesomediterraneo, sui versanti carbonatici esposti a nord e con frequenti nebbie, si rinviene il Daphno sericae-Quercetum ilicis, una forma di lecceta differenziata dalla presenza nel sottobosco di Daphne sericea e anche di Pistacia lentiscus e Arisarum vulgare. In particolari condizioni edafiche, che si realizzano sulle creste dolomotiche di Monte Falcone, su suoli lisciviati neutri o debolmente basici, si insedia la lecceta del Pistacio lentisci-Quercetum ilicis subass. arbutetosum unedonis, differenziata dalla presenza di Arbutus unedo.

Pinete a Marettimo                                                                                                                     Lembi di lecceta a Marettimo

2. LA VEGETAZIONE AZONALE

2.1 La vegetazione sinantropica

Nei coltivi, bordi strada, incotli, pascoli, rimboschimenti e negli altri ambienti soggetti ad un forte disturbo antropico, si insediano diversi aspetti di vegetazione nitrofila, come le diverse cenosi della classe Stellarietea media, mentre in condizioni ombrose e solo debolmente nitrofile, si rinvengono aspetti della classe Geranio-Cardaminetea, in cui spicca per la sua unicità nel contesto regionale il Laguro-Erodietum maritimi, differenziato dalla presenza di Erodium maritimum, del tutto assente in Sicilia.​

2.2 Gli ambienti umidi

Gli unici aspetti di vegetazione igrofila rappresentati nelle Egadi sono presenti a Favignana, con le formazioni di microfite che colonizzano le piccole depressioni inondate solo in inverno.  Si tratta di cenosi riconducibili alla classe Isoëto-Nanojunceteaea, come l'Elatinetum macropodae, che vede la predominanza di Elatine macropoda. Sempre a Favignana sono inoltre noti aspetti igrofili, probabilmente attribuibili al Ranunculetum baudoti, per la dominanza di Ranunculus baudotii.

 

2.3 La vegetazione rupestre

Le rupi calcaree, soprattutto a Marettimo, ospitano un ricco contingente di specie rare ed endemiche, alcune delle quali dal significato relittuale. La cenosi più diffusa è lo Scabioso creticae-Centauretum ucriae, dove prevalgono Scabiosa cretica, Dianthus rupicola, Helichrysum errerae var. masserii, Brassica macrocarpa, ecc. Solo nelle rupi più ombrose di Marettimo si insedia il Bupleuro-Scabiosetum limonifoliae, formazione ricchissima di endemismi come Bupleurum dianthifolium, Pseudoscabiosa limonifolia, Oncostema hughii, Thymus nitidus, Allium franciniae e Dianthus rupicola.

Vegetazione nitrofila vicino il paese di Marettimo                                                                 Rimboschimenti a Marettmo

 

Rupi calcaree a Marettmo                                                                                                          Vegetazione rupestre a Marettimo      

 

Vegetazione rupestre a Levanzo                                                                                            Pozze sui substrati calcarei di Favignana

3. LUOGHI DI PARTICOLARE INTERESSE BOTANICO

 

1) Marettimo: E' sicuramente l'isola più interessante dal punto di vista botanico e naturalistico in genere. Grazia alla sua natura montuosa, al maggiore isolamento dalla terra ferma e alla presenza di sorgenti naturali ospita un gran numero di endemismi esclusivi, tra cui si possono ricordare Bupleurum dianthifolium, Oncostema hughii, Thymus nitidus, Allium franciniae, Helichrysum errerae var. masserii, Limonium tenuiculum, Prospero hierae ecc.. Di notevole interesse sono pure quelle specie assenti in Sicilia che Marettimo condivide con le coste laziali e toscane, forse a testimonianza di passati collegamenti. Tra queste spiccano Daphne sericea, Erodium maritimum e Thymelaea tartonraira.

Marettimo

 

2) Favignana: La più grande isola delle Egadi, nonostante il notevole degrado ambientale, presenta ancora un certo interesse naturalsitico. Nel settore orientale spiccano alcuni ambienti umidi dominati da Ranunculus baudotii ed Elatine macropoda, rarissime in Sicilia ed assenti nel resto dell'arcipelago. La flora rupestre ospita la più grande popolazione dell'endemica egadese Brassica macrocarpa, molto più rara a Marettimo e l'esclusiva Centaurea aegusae. Gli altri endemismi esclusivi sono Allium aethusianum e Limonium aegusae.

 

Cala Rossa a Favignana

 

 

 

3) Levanzo: La più piccola delle Egadi manca completamente di endemismi esclusivi, ma il suo paesaggio è dominato da formazioni di macchia tra le più pregevoli dell' Arcipelago. Sono soprattutto ben rappresentate le formazioni ad Euphorbia dendroides e Periploca angustifolia, a cui sono frequentemente associati Euphorbia papillaris e Rhamnus lycioides subsp. oleoides. Sono inoltre presenti specie rare di Limonium, come L. ponzoi, L. dubium e L. lojaconoi.

 

 

 

 

 

 

 

Levanzo

 

Bibliografia

Blasi C. (ed.), 2010 - La vegetazione d'Italia. Palombi & Partner S.r.l. Roma.

Brullo S., Gianguzzi L., La Mantia A., Siracusa G..2008- La classe Quercetea ilicis in Sicilia. Bollettino Accademia Gioenia Sci. Nat.

Giardina G., 2012- Sicilia, piante, vegetazione e ambienti naturali. Orto Botanico dell'università di Palermo.

 

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