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 Distretto Melitense

Comprende l'arcipelago Maltese, costituito dalle tre isole maggiori Malta, Gozo e Comino e da alcuni isolotti minori di limitata estensione, tutti di natura calcarea. Benchè politicamente non faccia parte della stessa entità statale della Sicilia da alcuni secoli, almeno dal punto di vista floristico e vegetazionale presenta delle notevoli affinità con l'isola maggiore, ed in particolare con la parte sud-orientale della Sicilia con cui era presente una connessione durante il Pleistocene. La flora maltese presenta dunque un origine chiaramente siciliana ma allo stesso tempo manifesta una notevole originalità, come evidenziato dalla presenza di ben due generi endemici (Cremnophyton e Paleocyanus) e da alcuni taxa presenti iin Nordafrica ma assenti in Sicilia. Va infine ricordato il notevole impatto antropico ed in particolare l'intensa urbanizzazione sull'isola principale cha ha condotto a un estremo degrado degli habitat e all'estinzione di molte specie.

 

Clima

Il clima delle isole è piuttosto uniforme a causa della scarsa superficie delle isole e della trascurabile altitudine raggiunta (253 m). Le precipitazioni medie annue sono di 530 mm, con un lungo periodo di siccità estiva e massima piovosità nel periodo autunnale-invernale. La tamperatura media annua è di 18,6° C.

Endemismi esclusivi del distretto Melitense

Allium lojaconoi, Allium melitensis, Anthyllis hermanniae subsp. melitensis, Anacamptis urvilleana, Anthemis urvilleana, Cheirolopus crassifolius, Chiliadenus bocconei, Cremnophyton lanfrancoi, Darniella melitensis, Euphorbia melitensis, Ferula melitensis, Helichrysum melitense, Hyoseris frutescens, Limonium melitense, Limonium zeraphae, Matthiola incana subsp. melitensis, Ophrys melitensis, Phagnalon graecum, Polypodium vulgare subsp. melitense, Sedum album subsp. rupi-melitense, Silene melitensis, Zannichellia melitensis.

Specie non endemiche in Sicilia esclusive del distretto Melitense

Chenopodium ficifolium, Convolvolus oleifolius, Crepis pusilla, Enarthrocarpus pterocarpus, Euphorbia aleppica, Fagonia cretica, Linum grandiflorum, Oxalis fontana, Persicaria lanigera, Plantago crypsoides, Pteranthus dichotomus, Pyrus syriaca, Tetraclinis articulata.

 

1. LA FASCIA INFRAMEDITERRANEA

Come per le altre isole del canale di Sicilia anche Malta, Gozo e Comino presentano un bioclima inframediterraneo. E' probabile che in passato ampie aree dell'Arcipelago fossero ricoperte da boschi di sclerofille o di conifere, ormai pressochè scomparsi e sostituti da macchie e soprattutto garighe che rappresentano con le praterie le formazioni vegetali più facilmente osservabili sulle isole.

1.1 Il litorale sabbioso

A Malta e Gozo sono presenti piccole baie sabbiose che in genere non permettono lo sviluppo di grandi sistemi dunali, inoltre il disturbo antropico ha notevolmente impoverito la già rara vegetazione psammofila. Fanno eccezione la spiaggia di Ramla a Gozo e molto più limitatamente la Golden Bay a Malta. Dalla linea della battigia si susseguono gli aspetti pionieri con Salsola kali e Cakile maritima (Salsolo-Cakiletum maritimae), lo Sporoboletum arenarii sulle sabbie pianeggianti e quindi sulle dune embrionali il Cypero mucronati-Agropyretum farcti, cenosi dominata da Elytrigia juncea a cui si associano Pancratium maritimum, Cyperus capitatus, Echinophora spinosa, Ambrosia maritima, ecc. Le formazioni con Ammophila arenaria sono invece ormai scomparse dall'Arcipelago. Nelle aree retrodunali, in particolare a Gozo, si rinvengono rari esempi del Centaureo-Ononidetum ramosissimae, una formazione dominata da Ononis ramosissima.

Ramla Bay a Gozo                                                                                                                        Litorale sabbioso a Ghajn Tuffieha Bay (Malta)

Cypero mucronati-Agropyretum farcti a Santa Marija Bay (Comino)                                   Dune a Ramla Bay

1.2 Il litorale roccioso

I litorali rocciosi prevalgono su tutte le isole dell'Arcipelago, presentandosi sia come basse scogliere che sotto forma di spettacolari falesie alte anche più di 100 m sul livello del mare, come le Dingli Cliffs a Malta o Ta Cenc a Gozo. Gli ambienti di scogliera a stretto contatto con il mare sono colonizzati dalle tipiche formazioni della classe Crithmo-Limonietea, che annoverano tra le specie più tipiche Limonium zeraphae, Crithmum maritimum, Daucus sp. Frammisti alla vegetazione alofila sono frequenti praterelli effimeri ricchi di terofite quali Anthemis urvilleana, Plantago coronopus, Desmazeria pignattii, Senecio pygmaeus, Hymenolobus revelieri subsp. sommieri (solo a Comino), Silene colorata ed alcune geofite quali Gynandriris sisyrinchium, Romulea melitensis e Allium lojaconoi.  Queste formazioni risultano molto affini ad alcune cenosi descritte per la Sicilia meridionale come il Desmazerio-Senecionetum pygmaei.

 

 Gariga con Hypericum aegyptiacum a Comino                                                                   Falesie con Cremnophyton lanfrancoi

Dingli Cliffs (Malta)                                                                                                                        Falesie nei pressi del Wied Mtahleb (Malta)

Più internamente le formazioni di Limonium vengono sostituite da aspetti camefitici e arbustivi, fisionomizzati da Hypericum aegyptiacum, Convolvolus oleifolius e Anthyllis melitensis. Le alte falesie calcaree costiere ospitano invece la maggior parte delle specie esclusive di Malta, rappresentando un habitat di straordinario interesse conservazionistico. Esse sono abbastanza frequenti nella parte sud-occidentale di Malta e in quella meridionale di Gozo, raggiungendo un altezza massima di 130. Qui crescono ricche comunità di casmofite con Palaeocyanus crassifolius, Cremnophyton lanfrancoi, Darniella melitensis, Hyoseris frutescens, Limonium melitense, Helichrysum melitense, Matthiola incana subsp. melitense, Crucianella rupestris, Daucus rupestris, ecc.

Fungus Rock (Gozo)                                                                                                                    Blue Grotto (Malta)

Falesie sulla costa sud-occidentale di Gozo                                                                            Rupi con iHelichrysum melitense intorno il mare interno di Dwejra (Gozo)

1.3 La vegetazione erbacea

Le praterie sono molto comuni soprattutto a Malta e Gozo, si tratta in particolare di ifarrenieti e praterie con Lygeum spartum. Le prime, affini al Hyparrhenietum hirto-pubescentis, sono particolarmente diffuse sui substrati sabbiosi come risultato del degrado delle formazioni di macchia e gariga.  A Hyparrhenia hirta si associa spesso Andropogon distachyos, mentre in presenza di un pascolo particolarmente intenso risultano molto comuni o dominanti Asphodelus aestivus, Urginea maritima, Galactites tomentosa, Carlina involucrata, Notobasis syriaca, ecc. Le praterie con Lygeum spartum (classe Lygeo-Stipetea) coprono invece ampie superfici lungo i pendii argillosi prossimi al mare, soprattutto nella parte nord-occidentale di Malta, ma in modo più limitato anche a Gozo. Questa formazione nell'Arcipelago è caratterizzata da alcune specie termo-xerofile, quali Fagonia cretica e Pteranthus dichotomus.

Praterie con Lygeum spartum

Su substrati pianeggianti di natura calcarea, con suoli molto superficiali, si insediano formazioni riferibili al Chamaeleo gummiferi-Brachypodietum retusi, una formazione dominata dai cespi di Brachypodium retusum, associato a Carlina gummifera e Bellis sylvestris. Negli incolti sono frequenti le praterie a dominanza di Stipa capensis, con un ricco corteggio di specie annuli. Infine vanno cittati i praterelli di geofite e terofite frammisti alle garighe, spesso ospitanti specie rare come Linaria pseudolaxiflora.

1.4 La vegetazione arbustiva
Le formazioni di macchia attualmente presenti a Malta sono in genere di origine secondaria, essendo il risultato del degrado delle formazioni boschive, insediandosi spesso in situazioni semirupestri o comunque su superfici molto inclinate. Le specie dominanti sono tuttavia di chiara origine antropica quali Ceratonia siliqua e Olea europaea var. sylvestris, in associazione con Pistacia lentiscus, Rhamnus oleoides, Teucrium flavum, Prasium majus, Lonicera implexa e Smilax aspera. La composizione della macchia primaria di Malta è invece ormai osservabile solo in ridottissimi lembi come quelli presenti nel Wied Mzieb nella parte centrale di Malta, dove in siti rupestri o semi rupestri si rinvengono alcune centinaia di esemplari di Tetraclinis articulata in associazione con Ceratonia siliqua, Olea europaea, Pistacia lentiscus, Euphorbia melitensis, Ficus carica, Prunus dulcis, Rhamnus oleoides, ecc.

Pendii argillosi a Malta                                                                                                               Praterie con Lygeum spartum presso Ta''Rdum (Gozo)

Macchia con Tetraclinis articulata al Wied Mzieb                                                                  Macchia con Tetraclinis articulata

Gariga con Thymus capitatus ed Erica multiflora nel Wied Babu (Malta)                         Macchia con Pyrus syriaca nel Wied Żembaq

Le garighe, derivanti dal degrado della macchia e dalla conseguente erosione del suolo, sono invece molto più comuni in tutte le isole, in genere sulle superficie rocciose pianeggianti, e vedono la dominanza negli aspetti più impoveriti di Coridothymus capitatus, mentre nei siti costieri spesso prevale Anthyllis hermanniae subsp. melitensis. Altre specie più o meno costantemente presenti in questi ambienti sono Periploca angustifolia, Euphorbia melitensis, E. dendroides, Erica multiflora, Teucrium fruticans che fisionomizzano il Periploco angustifoliae-Euphorbietum dendroidis, un'associazione xerofila caratterizzata dalla dominanza di caducifoglie estive. Un aspetto di macchia primaria del tutto particolare è invece quello che si riscontra negli ambienti costieri rocciosi a diretto contatto con le formazioni del Crithmo-Limonietea e vede la dominanza di diverse chenopodiaceae alofile quali Darniella melitensis, Suaeda vera, Arthrocnemum macrostachyum e Atriplex halimus (classe Pegano-Salsoletea) .

 

Macchia con Ceratonia siliqua                                                                                                  Vegetazione alofila con Darniella melitensis

Garighe con Euphorbia melitensis a Comino                                                                        Garighe con Anthyllis hermanniae subsp. melitensis

1.5 La vegetazione forestale

Dai dati palinologici, dalle citazioni storiche e dai rarissimi esemplari arborei secolari sopravvissuti è possibile ipotizzare che un tempo le isole Maltesi fossero in gran parte ricoperte da formazioni forestali ed in particolare da boschi di Pinus halepensis e Quercus ilex. Per quanto riguarda la prima specie ad oggi non si conoscono esemplari viventi che si possano considerare nativi, benchè un monumentale esemplare probabilmente indigeno sia stato distrutto da un recente incendio lasciando comunque abbondante progenie. Il pino d'Aleppo è stato tuttavia ampiamente utilizzato nelle opere di rimboschimento effettuate a Malta negli ultimi decenni. Quercus ilex è invece noto allo stato spontaneo solo a Malta (Wardija) con poche decine di annosi esemplari con un età stimata in alcuni esemplari anche di 500-1000 anni. Dal punto d ivista fitosociologico le leccete di Malta possono essere riferitie al Pistacio-Quercetum ilicis. L'unica formazione boschiva semi-naturale attualmente presente a Malta è quella di Buskett, utilizzato come parco pubblico e originariamente impiantato dall'uomo, che vede la dominanza di Quercus ilex e Pinus halepensis associati a Ceratonia siliqua, Olea europaea, Pistacia lentiscus, ecc.

 

 

Lecceta a Wardjia                                                                                                                      Pistacio-Quercetum ilicis a Wardjia (Malta)

 

2. LA VEGETAZIONE AZONALE

2.1 La vegetazione sinantropica
Negli ambienti agricoli, particolarmente frequenti a Gozo, negli incolti, nei bordi-strada, nei ruderi e negli ambienti urbani si rinvengono vari aspetti di vegetazione infestante, nitrofila e segetale simili a quelli presenti nelle altre isole del canale di Sicilia. Una formazione molto particolare e a forte rischio di scomparsa, è rappresentata dagli aspetti di terofite che si insediano lungo le stradine di campagna non cementificate, in cui trovano spazio specie rare quali Crepis pusilla ed Euphorbia pycnophylla.

 

Campi con Chrysanthemum coronarium a Gozo                                                              Strade di campagna a Dingli, unica stazione di Crepis pusilla

2.2 La vegetazione degli ambienti umidi

Gli ambienti umidi salmastri sono piuttosto rari nell'Arcipelago, ma dei buoni esempi sono rappresentati dalle riserve naturali di Ghadira e Is-Simar, due piccoli bacini salati che si sviluppano alle spalle di altrettanti sistemi dunali costieri. La vegetazione sommersa è rappresentata da Ruppia drepanensis e Ruppia maritima. Ai margini del bacino si rinviene una fascia a dominanza di Juncus acutus e J. subulatus, mentre più esternamente si sviluppano boscaglie con Tamarix africana e T. gallica e cenosi alofile a dominanza di chenopodiacee quali Atriplex halimus e Halimione portulacoides. Nelle piccole depressione delle rocce calcaree, inondate durante il periodo invernale, si sviluppano delle microcenosi igrofile caratterizzate da Elatine gussonei, Zanichellia melitensis, Ranunculus saniculaefolius, Callitriche truncata, Damasonium bourgei, Crassula vaillantii. I corsi d'acqua delle isole Maltesi, detti "wied", sono tutti stagionali e scorrono talvolta in strette valli. Le sponde sono dominate da Arundo donax, a cui si associano talvolta Cyperus longus, Holoschoenus vulgaris, Typha domigensis. La vegetazione sommersa è rappresentata da Zanichellia melitensis e Ranunculus trichophyllus. La ripisilva è ormai rarissima e annovera Populus alba, Salix pedicellata, Ulmus canescens e Laurus nobilis.

 

 

Stagno permanente a Dwejra (Gozo)                                                                                    Stagni temporanei nella valle di Sabtan (Malta)

Laguna salmastra nella riserva naturale di Ghadira                                                          Ambienti umidi al Chadwick Lake

1) Malta: La più grande isola dell'Arcipelago (lunga circa 30 km e larga 15) si presenta fortemente urbanizzata nella parte orientale, mentre la zona settentrionale e soprattutto quella sud-occidentale presentano ancora una notevole valenza naturalistica soprattutto per le alte falesie costiere, mentre gli ambienti dunali sono rari e degradati. Pregevoli le formazioni di macchia con Tetraclinis articulata, i bacini salmastri e gli altri ambienti umidi.

 

 

 

 

Ghajn Tuffieha Bay

 

2.3 La vegetazione delle rupi calcaree

Le pareti rocciose delle aree interne (rdum) e dei wied presentano una flora simile a quella delle falesie costiere anche se in genere impoverita per via della loro minore estensione. Le specie più frequenti sono Chiliadenus bocconei, Putoria calabrica, Micromeria microphylla, Euphorbia melitensis e Antirrhinum siculum.

 

3. LUOGHI DI INTERESSE BOTANICO

 

2) Gozo: La seconda isola dell'Arcipelago si presenta più integra dal punto di vista naturalistico con interessanti ambienti dunali e ricche comunità di falesia. Sono inoltre presenti interessanti comunità di terofite e rilevanti ambienti umidi stagionali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Scogliere di Xlendi

3) Comino: La minore tra le isole principali dell'Arcipelago  Maltese, pressochè disabitata, è interamente ricoperta da estese garighe, presenta interessanti aspetti di vegetazione alofila costiera e limitate formazioni dunali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Blue Lagoon

 

 

 

 

Bibliografia

Casha A. (2015)- Flora of the Maltese Islands. Self Editor.

Schmebri P. J., (1997)- The Maltese Islands: Climate, Vegetations and Landscape. GeoJournal 41(2).

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