FLORA E VEGETAZIONE DELLA SICILIA
Ailanthus altissima (Mill.) Swingle
Famiglia : Simaroubaceae
Forma biologica: P scap
Descrizione: Albero che raggiunge i 30 m con corteccia grigio chiaro, marrone chiaro con l'avanzare dell'età dell'albero. Le foglie sono pennate e sono disposte alt ernatamente sullo stelo. Esse variano per dimensione dai 30 ai 90 cm in lunghezza e contengono 10-41 foglioline organizzate in coppie, con le foglie più larghe poste sui giovani germogli vigorosi. Il rachide è di colore verde-rossiccio chiaro con la base rigonfia. Le foglioline sono ovate-lanceolate con margini lisci, abbastanza asimmetriche e talvolta non direttamente opposte l'una all'altra.
Ogni fogliolina è lunga dai 5 ai 18 cm e larga dai 2.5 ai 5 cm. lati superiori delle foglioline sono di colore verde scuro con venature verde chiaro, mentre i lati inferiori sono verde biancastro. I piccioli sono lunghi dai 5 ai 12 mm. I fiori sono piccoli e si presentano in grandi infiorescenze che raggiungono la lunghezza massima di 50 cm fino all'ultimo nuovo germoglio. I fiori solitari variano in colore dal verde giallognolo al rossiccio, ognuno con cinque petali e sepali. I sepali sono a forma di tazza, lobati e uniti mentre i petali sono valvari (si toccano ai bordi senza sovrapporsi), bianchi e pelosi verso l'interno. Tutte le parti delel piante emanano un odore poco gradevole che ricorda gli arachidi o l'anacardio.
Biologia : Fiorisce tra giugno e luglio.
Ecologia: Bordi strada, incolti e ambienti antropizzati (0-1000 mslm).
Corologia: Cina e Taiwan, naturalizzata e considerata invadente in quasi tutto il globo.
Distribuzione nazionale: Comune in tutto il territorio.
Distribuzione regionale: Ampiamente naturalizzata in tutta l'isola.
L'ailanto venne orginariamente introdotto per sostituire il gelso, affetto da una grave patologia, nell'allevamento del baco da seta fornendo tuttavia un prodotto di minore qualità. La sua coltura fu quindi del tutto abbondonata nel giro di pochi decenni finchè non si pensò ad un suo nuovo utilizzo come pianta forestale grazie alla sua notevole duttilità, sopratutto per le opere di rimboschimento e per stabilizzare i versanti franosi. Era ormai troppo tardi quando si capì la sua natura infestante.
Copyright © 2012
Foto e testo di Salvatore Cambria
Si consiglia la visualizzazione con Mozilla Firefox