FLORA E VEGETAZIONE DELLA SICILIA
Viola aetnensis (DC.) Strobl subsp. aetnensis
Famiglia: Violaceae
Forma biologica: H scap
Descrizione: Pianta alta 5-30 cm, con fusti ascendenti o scandenti tra i pulvini di Astragalus siculus, eterofilli, fogliosi, generalmente con pubescenza densa, raramente glabrescenti. Le stipole hanno segmento apicale più o meno allungato, da lineare a lanceolato e segmenti laterali numerosi (fino a 10), basali, spesso con sviluppo unilaterale. Le foglie inferiori hanno lamina ovale-arrotondata, indistintamente crenata o quasi intera. Le foglie superiori hanno lamina più o meno lanceolata. I fiori sono di 2-4 cm, blu-violetti, gialli o bianchi, con sperone allungato. I sepali sono lunghi 7-10 mm, largamente lanceolati e bruscamente ristretti in punta breve.
Biologia: Fiorisce tra maggio e giugno.
Ecologia: Campi lavici, astragaleti (1500-2800 mslm).
Corologia: Endem. Sic.
Distribuzione nazionale: Sicilia.
Distribuzione regionale: Solo nelle zone più alte dell'Etna dove è frequente.
Entità appartenente all'ampio gruppo di Viola calcarata L., che comprende una serie di taxa strettamente affini diffusi sui monti dell'Europa meridionale (dalla Penisola Iberica alla Grecia) e in Nord Africa. In Sicilia le varie popolazione, tutte probabilmente derivanti da un comune ancestrale, si sono differenziate in tempi piuttosto recenti, forse in seguito all'apertura di nuove nicchie ecologiche a causa dell'antropizzazione del territorio (come suggerirebbe la loro prevalente presenza in habitat montani aperti in origine occupati da formazioni forestali), in una serie di specie locali quali V. aetnensis sull'Etna, V. messanensis sui Peloritani, V. nebrodensis sulle Madonie, V. tineorum a Rocca Busambra e V. ucriana sui monti di Palermo. Attualmente vengono riconosciuti 3 taxa al rango di sottospecie di Viola aetnensis: V. aetnensis subsp. aetnensis sull'Etna, V. aetnensis subsp. messanensis sui Peloritani e nell'Appennino meridionale e V. aetnensis subsp. splendida sull'Appennino meridionale.
Copyright © 2012
Foto e testo di Salvatore Cambria
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