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Atriplex patula L.

Famiglia: Chenopodiaceae

 

Forma biologica: T scap

 

Descrizione: Pianta alta 2-12 dm, con fusto eretto, cilindrico, striato, glabro, con rami patenti. Foglie inferiori con 1 dente grossolano su ciascun lato e talora con altri minori, le superiori per lo più intere. Spighe gracili, interrotte, ramificate, fogliose. Bratteole rombiche con 1 dente rivolto verso l'apice su ciascun lato, raramente con parecchi denti oppure più o meno intere. Specie molto polimorfa, in Sicilia sono presenti 3 sottospecie: A. patula L. subsp. patula (foglie inferiori a lamina lanceolata di 3X7, foglie inferiori a lamina più stretta ed intera o quasi), A. patula subsp. erecta (Huds.) Arcang, (con fusti eretti), e A. patula subsp. macrodira (Guss.) Arcang. (con bratteole portanti sul dorso rughe lanceolate di aspetto fogliaceo).

 

Biologia: Fiorisce tra settembre e ottobre.

 

Ecologia: Infestante le colture sarchiate, presso le concimaie, su ruderi, per lo più su suoli pesanti, umidi e ricchi in nitrati. (0-1100 mslm).

 

Corologia: Circumbor.

 

Distribuzione nazionale: Comune in tutto il territorio.

 

Distribuzione regionale: In tutto il territorio, ma non comune.

 

Nonostante la notevole variabilità è facilmente distinguibile dall'affine Atriplex prostrata, con cui condivide spesso gli stessi habitat, perchè a differenzia di quest'ultima la base della lamina fogliare è acuta mentre in A. prostrata è troncata o ottusa.

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