top of page

Juniperus turbinata Guss.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Famiglia: Cupressaceae

Forma biologica: P caesp

 

​Descrizione: Albero alto fino a 10-12 m, a portamento eretto. La corteccia dei rami adulti si desquama longitudinalmente in lamine sottili. Le foglie sono squamiformi, opposte e appressate all’asse centrale; le foglie delle plantule (piante giovani) sono aghiformi e pungenti. Le infiorescenze sono su piante diverse (pianta dioica). Quelle maschili sono spighe erette gialline, quelle femminili sono più grandi, con squame carnose che si evolvono in una pseudobacca chiamata galbulo (12-14 mm), lucido e di colore rosso-bruno a maturità.

 

Biologia: Fiorisce tra ottobre e novembre.

Ecologia: Sul litorale sabbioso e nelle macchie all'interno. (0-600 mslm):

Corologia: Eurimedit.  Presente nelle Isole Canarie e nella parte occidentale del Mediterraneo.

Distribuzione nazionale: Rara in Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Distribuzione regionale: Molto rara e localizzata, principalmente nella Sicilia sud-orientale, sopratutto sulla  costa, ma anche all'interno come nel bosco di Santo Pietro. Nella parte occidentale sono note solo poche stazioni: nella costa meridionale a Eraclea Minoa e Torre Salsa, una piccola popolazione relitta nell'interno sui Monti Sicani e pochi individui, residui di una grande macchia, nei pressi di Balestrate. Presente anche a Pantelleria e a Lampedusa. Reintrodotta a Linosa. 

In passato questa specie doveva essere molto più comune, sopratutto nelle stazioni sabbiose relativamente distanti dal mare della Sicilia meridionale e occidentale, ma a causa dell'impatto umano su questi habitat è diventata molto rara. Oggi sono presenti generalmente solo esemplari più o meno isolati, mentre delle vere formazione di macchia sono rinvenibili solo a Piano Pirrera, Passo Marinaro e Cava Randello, biotopi di notevole interesse posti nella Sicilia sud-orientale tra Acate e Scoglitti. A Lampedusa e Pantelleria insieme a Periploca angustifolia costituisce una forma di macchia climacica ben adattata alle condizioni dell'inframediterraneo e in passato doveva coprire ampie superfici delle due isole, mentre oggi è ormai ridotta a piccoli lembi. Dal punto di vista tassonomico la posizione di J. turbinata resta controversa, per alcuni è infatti da considerare solo una sottospecie o una varietà di Juniperus phoenicea, presente in tutta l'area Mediterranea e che si distingue per essere legato a stazioni più interne, i rami piramidali che non superano quelli laterali, le foglie squamiformi ottuse o subacute e il galbulo più piccolo (8-10 mm), largo quanto lungo (mentre in J. turbinata è più largo che lungo). Inoltre le due specie sono isolate dal punto di vista riproduttivo, in quanto J. phoenicea presenta una fioritura invernale (Febbraio-Marzo) piuttosto che autunnale.

bottom of page