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Laurus nobilis L.

Famiglia : Lauraceae

 

Forma biologica: P caesp (P scap)

 

Descrizione: Arbusto o piccolo albero alto sino a 10 m, dioico, con rami giovani verdi con lenticelle allungate longitudinalmente. Le foglie sono sempreverdi, aromatiche, coriacee, verde-scuro e lucide di sopra, alterne, con picciolo arcuato di 6-10 mm e lamina per lo più appressata al fusto, strettamente ellittica o oblanceolata (2-4 x 6-12 cm), acuminata all'apicem irregolarmente erosa e per lo più ondulata sul margine. L'inflorescenza è un ombrella ascellare su peduncoli di 1 cm. I fiori sono gialli di 3 mm, i maschili con 8-12 stami, i femminili con 4 staminoidi ed 1 ovario supero. Il frutto è una bacca ovoide di 1 cm, nera a maturità.

 

Biologia:  Fiorisce tra marzo ed aprile.

 

Ecologia: Corsi d'acqua nella zona mediterranea, boschi sempreverdi (0-800 mslm).

 

Corologia: Stenomedit.

 

Distribuzione nazionale: Presente in tutto il territorio, ma quasi ovunque solo coltivato e naturalizzato, probabilmente realmente spontaneo solo in Sicilia, Sardegna, Corsica, Arcipelago Toscano, Zannone, Capri, Maremma e coste del Lazio.

 

Distribuzione regionale: Comune come specie coltivata e naturalizzata lungo i corsi d'acqua in tutto il territorio, le stazione quasi sicuramente native sono invece localizzate in alcuni valloni sui Monti Peloritani (Santissima, Santa Lucia del Mela, ecc.), sulle Madonie (Vicaretto), sui Monti Sicani e sui Monti di Palermo.

 

L'alloro, oltre alle ben note propietà che hanno fatto sì che venisse coltivato dall'uomo fin dai tempi più remoti, è una specie dal notevole interesse fitogeografico, in quanto rappresentativa di una flora subtropicale che nel terziario occupava l'area del Mediterraneo. Si tratta infatti dell'unico esponente europeo della famiglia delle Lauraceae, che mostra un ampia distribuzione nelle zone tropicali e subtropicali. Attualmente l'area più vicina in cui è possibile rinvenire una tipologia vegetazionale affine a quella presente nel terziario in Europa è data dall'arcipelago della Macaronesia, dove è presenta una buona diversificazione di Lauraceae, incluse due specie del genere Laurus. L. nobilis in passato era stato erroneamente considerata una  specie  naturalizzata in Sicilia, tuttavia evidenze ecologiche e fitogeografiche sembrano dimostrare il contrario. Infatti in alcune stazioni Laurus nobilis partecipa a cenosi che presentano una precisa ecologia e che inoltre accolgono altri relitti terziari come Woodwardia radicans, Pteris vittata o Rhamnus lojaconoi.

 

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