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Osmunda regalis L.

 

Famiglia: Osmundaceae

Forma biologica: G rhiz

Descrizione: Pteridofita erbacea perenne provvista di un grosso rizoma nerastro, spugnoso-legnoso e molto ramificato, ricoperto dai residui delle fronde precedenti. Fronde fascicolate, erette e glabre, subcoriacee, molto grandi e alte fino a 2,5 m, marcescenti in autunno, con stipiti (piccioli) robusti e lunghi, senza palee (squame) o con palee di color ruggine, presto caduche. Segmenti sterili oblungo-ovati, bipennati, con divisioni del primo ordine quasi opposte, il secondo ordine con 7-9 paia di pinnule in numero dispari, alterne, lunghe fino a 9 cm, brevemente picciolettate, inserite obliquamente, troncate alla base, un po' asimmetriche e falcate, intere o finemente seghettate ai margini e ottuse all'apice.Segmenti fertili disposti alla sommità delle fronde sterili con pinnule ridotte alla sola nervatura e trasformate in pannocchie contratte terminali, molto ricche e ramificate, che portano gli sporangi disposti su tutta la superficie. Sporangi piriformi, senza indusio, appena pedicellati, con pareti sottili e con anulus rudimentale, deiscenti all'apice; essi sono verdi a maturità, clorofilliacei, successivamente di color ruggine dopo il rilascio delle spore.

Biologia: Sporifica tra guglio e agosto.

Ecologia: Stagni di montagna ("gurghi"), ruscelli oligotrofici di collina e montagna, richiede un clima oceanico. (500-1200 mslm).

Corologia: Subcosmop.

Distribuzione nazionale: Comune nelle regioni occidentali (Lombardia, Piemonte, Liguria, Toscana, Sicilia, Sardegna e Corsica). Rara altrove e mancante in ampie zone.

Distribuzione regionale: Molto rara sui monti della Sicilia settentrionale: Peloritani, Nebrodi e Madonie. Stazioni isolate anche nei monti di Palermo allle Punte di Cuti e nei pressi di Mezzojuso nel bosco di Ficuzza.

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