Famiglia : Platanaceae

 

Forma biologica: P scap 

 

Descrizione: Albero alto 15-30 m, con corteccia staccantesi a placche. Le foglie hanno stipole ad imbuto avvolgenti ul fusto, con picciolo di 3-5 cm. La lamina è palmata (diametro di 10-25 cm) con il lobo centrale più lungo che largo (1,2-1,5: 1), sul bordo con numerosi denti acuti. I fiori sono portati su capolini unisessuali sferici (2-3 cm), sessili, in gruppi di 3-4 sullo stesso peduncolo pendulo. 

 

Biologia:  Fiorisce tra aprile e giugno. 

 

Ecologia: Boschi ripariali (0-600 mslm).

 

Corologia: SE-Europ. (Dall'Italia meridiionale, Grecia, Turchia, Medio Oriente sino all'Afghanistan). 

 

Distribuzione nazionale: Rara in Sicilia, Calabria e Cilento. 

 

Distribuzione regionale: Complessivamente rara, ma costantemente presente nella ripisilva che si insedia sui corsi d'acqua della zona Iblea. Più sporadica sui Peloritani (Alcantara, F. San Paolo, ,F. Madridi, ecc.). Inoltre è presente una stazione isolata sul fiume Oreto nei pressi Altofonte (Palermo) che costituisce l'estremo limite occidentale dell'areale della specie. 

 

La specie in Sicilia è in progressiva contrazione sopratutto a causa di una grave patologia nota come cancro colorato del platano provocata dal micete Ceratocystis fimbriata. Ulteriori minaccie alla conservazione di questa interessante specie sono rappresentati dagli interventi di sistemazione idrica dei corsi d'acqua, dall'inquinamento, dalla captazione delle acque ed in genere dal degrado degli ambienti umidi. Dal punto di vista fitogeografico va ricordato che il congenere Platanus occidentalis è originario del Nord America, ma è stato introdotto in Europa come pianta ornamentale e sorprendentemente è ancora in grado di ibridarsi con P. orientalis. Il risultato, noto come Platanus hybrida Brot., si distingue sopratutto per le foglie che presentano un lobo centrale con 1-3 denti ottusi (invece che 2-4 acuti) più larghi che lunghi o intero. I platani appartengono probabilmente a un antico gruppo di specie terziarie temperate che sono quasi del tutto scompare in Europa durante le glaciazioni quaternarie, comprendente ad esempio Zelkova, Pterocarya, Juglans, ecc.