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Quercus virgiliana (Ten.) Ten.

Famiglia: Fagaceae

Forma biologica: P scap

Descrizione: Albero alto sino a 20-25 m, con chioma globosa ed espansa, presenta rami giovani grigio-tomentosi. La corteccia è grigio-bruna, fessurata longitudinalmente e trasversalmente. Le foglie sono caduche, presentano contorno ellittico (3 x 7 cm) ovvero oscuramente obovato (5-11 x 7-13 cm), con 5-6 lobi profondi 1/2 della lamina o più, acuti il cui asse forma con la nervatura centrale un agolo di 45°. Il picciolo in genere è lungo 8-13 mm. Le ghiande sono grandi, spesso dolciastre e commestibili, brevemente peduncolate o subsessili (1-2 x 2-4 cm), la cupula è emisferica, breve (1-2 x 1,5-2,5 cm) con squame peloso-sericee, strettamente lanceolate (1 x 2 mm al massimo), in punta leggermente rialzate, coprente circa 1/4-1/2 della ghianda.

Biologia: Fiorisce tra febbraio e maggio.

Ecologia: Boschi termofili (0-1200 mslm).

Corologia: SE-Europ. (Pontica)

 

 

Distribuzione nazionale: Comune nell'Italia meridionale, Sicilia e Sardegna, ma forse anche altrove.

 

Distribuzione regionale: Molto comune in tutto il territorio, benchè delle estese formazioni forestali siano ormai piuttosto rare.

Q. virgiliana appartiene al complesso gruppo della roverella (Q. pubescens), che in Sicilia è rappresentato anche da Quercus amplifolia, Quercus leptobalanos, Quercus congesta e Qercus dalechampii, mentre manca la vera Q. pubescens, specie centro-europea. La distinzione tra le varie entità descritte è complessa e sono molto frequenti forme ibride difficilmente classificabiili, forse interpretabili come il risultato della deforestazione che ha stravolto gli originari piani di vegetazione portando a contatto le varie specie quercine precedentemente più isolate.

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